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Wagner. Cavalca la tempesta

Esuberanza nello spirito
LIPSIA, Chiesa di San Tommaso. 1829
PLAY ME
La città era Lipsia, l'anno il 1813.

Fui il nono figlio del giurista ed attore dilettante
Carl Friedrich Wagner e di Johanna Rosine Wagner. Sei mesi dopo la mia nascita, mio padre passò a miglior vita, morendo di tifo, e mia madre si sposò di nuovo con Ludwig Geyer, poeta ed attore.Venni battezzato nella chiesa di San Tommaso, nella mia stessa città natale.


Ludwig si è sempre occupato della nostra famiglia e con lui ci trasferimmo a Dresda. In un secondo momento, tornai a Lipsia per completare le scuole secondarie. Nella mia adolescenza, a dir la verità, non ho mai dimostrato molta dedizione per lo studio.Ero sempre incerto se intraprendere la carriera di pittore, saggista, scultore, architetto o letterato,
ma la musica era ancora un sogno lontano. Avevo un temperamento alquanto esuberante e mi entusiasmavo anche le più piccole ed insulse cose, lasciandomi andare a grasse e demenziali risate. Sentivo ardere dentro di me lo "spirito della rivoluzione". Da adolescente, assistetti al Fidelio di Beethoven che fu una rivelazione...Fu là che capii finalmente

cosa volevo davvero diventare in quella vita: un compositore. Avevo sedici anni. Inizialmente, mi esercitavo da autodidatta, con modeste e rudimentali composizioni: le prime sonate, un quartetto d'archi e un precoce tentativo, mai ultimato, di opera teatrale, ovvero Le nozze. Dopodiché, sospesi quei barbosi studi, dedicandomi interamente alla composizione.

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