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Antonio Vivaldi. Che gioia creare!

Genio e povertà
VIENNA, Schloss Belvedere. 1741
PLAY ME
Non potevo più rimanere a Venezia... Fui costretto a viaggiare all'estero,

alla ricerca di mecenati, e il mio ultimo viaggio m'avrebbe portato a Vienna.
Inoltre, avevo già perso il mio incarico all'Ospedale della Pietà. Dovetti vendere i miei concerti, che, fino a poco tempo prima, erano costosissimi. Dovevo farlo a qualsiasi prezzo! I miei vecchi padroni della Pietà acquistarono alcuni concerti per una cifra alquanto inferiore al loro valore precedente.


Come molti altri compositori venuti dopo la mia morte, ero destinato a morir povero.
Nella calda estate del 1741, partii per Vienna, per vendere altri miei concerti e realizzare un po' di denaro. Bussai alle porte di tanti mecenati, come i nobili viennesi dello Schloss Belvedere, ma fu tutto vano... Sarei morto proprio a Vienna,
nel giro d'un mese dal mio arrivo in città. Lo stesso giorno, mi seppellirono con una modestissima cerimonia. E pensare che la mia ricerca nello stile concertistico avrebbe influenzato tutte le forme di composizione europee settecentesche... Io rappresentai una tappa cruciale per l'evoluzione della futura sinfonia di quel periodo

che sarebbe stato definito "classico", nella seconda metà del secolo. Ogni uomo potrebbe giudicarmi solo per la mia personalità, considerando la mia attività di imprenditore di successo... In realtà, questa sarebbe una versione assai limitata e alquanto riduttiva. La verità, è che mi si potrebbe comprendere appieno soltanto attraverso la mia stessa musica!

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