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Antonio Vivaldi. Che gioia creare!

Pittura musicale
VICENZA, Teatro Olimpico. 1713
PLAY ME
Ero diventato il compositore veneziano per eccellenza. La mia musica rifletteva,

infatti, l'atmosfera della città, la sua architettura e lo stile di
vita dei suoi abitanti. La fama che consolidai a Venezia, inizialmente come solista, presto si diffuse all'estero, giungendo in città come Parigi, Amsterdam, Londra... Dopo il trionfo come compositore di musica strumentale, concentrai la mia energia verso l'opera. A Vicenza produssi la mia prima opera teatrale,


Ottone in villa, che rappresentai al Teatro Olimpico; fu un gran successo che mi convinse a scrivere nuovi lavori e a non trascurare tale vena artistica così talmente redditizia. Come sostenevano anche i detrattori, il denaro era la mia vera ossessione. Scoprii anche un talento particolare nel promuovere le mie opere,
così divenni anche un impresario di successo. Prima del turbolento periodo dei miei viaggi per l'Europa, avrei già composto Le quattro stagioni. Non trascurai nessuno dei trucchi del compositore e misi alla prova tutta la mia abilità di maestro d'orchestra per dipingere quadri di perfetta armonia musicale.

Ogni brano era introdotto da un sonetto che descriveva la particolare stagione. In ogni concerto sottolineavo, con la musica, i momenti più significativi; il canto degli uccelli diventò un piccolo trillo felice, coi violini preannunciai l'avvicinarsi del tuono, il pizzicato descrive le gocce di pioggia. I concerti de Le quattro stagioni sarebbero divenuti tra i più amati del barocco!

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