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Beethoven. Oltre

Sezione 1
Sezione 2
Mondo silente
HEILIGENSTADT, Campagna circostante. 1802
PLAY ME
Non ancora trentenne, dovetti realizzare che stavo perdendo l'udito,

il che stava sconvolgendo la mia esistenza.
Ero troppo orgoglioso per confidare ad amici e mecenati il mio tormento; non volevo che si ridesse di me. Mi trasferii ad Heiligenstadt, non lontano da Vienna, cercando di migliorare le mie condizioni di salute con dei bagni termali. Mi fecero provare di tutto:


dai bagni nel Danubio, all'inserimento di trombe d'ottone nelle orecchie per percepire meglio i suoni. Niente da fare. Quando guardavo il campanile fuori da casa mia, e non ne sentivo il suono, capii che presto avrei perso totalmente l'udito... Il vero, inspiegabile miracolo era che io possedevo un'energia creativa impressionante che
mi faceva andare avanti, nonostante tutto. Furono proprio gli anni seguenti quelli di maggior fecondità creativa. La sordità m'avevano portato ad afferrare il destino per la gola. Il mio caos interiore si riversava nella mia musica scarabocchiata furiosamente. Fu il periodo di diverse grandi sinfonie, quartetti e sonate.

La musica era sempre nella mia testa. Non sentivo più una sola nota... Eppure, continuavo a creare. Con la sola forza di volontà, sembravo essere rinato. Usavo spessissimo rifugiarmi nella natura, nella campagna dietro casa mia, per comporre la mia musica in santa pace e in completa solitudine, lontano dagli esseri umani che di rado riuscivo a sopportare, ormai...

Sezione 3



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