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Wagner. Cavalca la tempesta

Sezione 1
Sezione 2
Il re dell'anello
MONACO DI BAVIERA, Teatro Cuvilliés. 1864
PLAY ME
Ero esausto, inaridito di fronte ai tronconi della

Tetralogia e de I maestri cantori, che non avevo più
ripreso a comporre. Rimasi solo innanzi alla fuga degli amici, come un mago che aveva perduto i suoi poteri. A cinquant'anni ero stanco di vivere. Una lieve spinta e tutto sarebbe finito!... Non mi rimase che la fuga in Svizzera, per evitare l'arresto per indebitamento.


Per calmare i creditori, lo zio di Liszt, noto avvocato, vendette i mobili della mia casa a Vienna a mia insaputa. Così, mi ritrovai di colpo senza alloggio. Scrissi a Wesendonck, sperando che mi riaccogliesse a Zurigo, ma mi rifiutò. Mi presentai disperato a casa di un altro mio amico, senza essere atteso, ma poco dopo fu invitato a ripartire.
Mentre mi dirigevo a Monaco, mi fermai a Stoccarda per convincere il direttore d'orchestra Eckert a rappresentarmi il Tristano, ormai divenuto un capolavoro che ammuffiva nel cassetto da cinque anni... Stavamo, dunque, decidendo la questione, quando, una sera, il segretario del re di Baviera si presentò chiedendo di poter parlare con me; io, credendomi ricercato dalla polizia,

io, credendomi ricercato dalla polizia, feci rispondere di non essere in casa. L'indomani mattina, quel misterioso personaggio mi raggiunse in albergo, consegnandomi un anello e una foto del giovane re Ludwig: quest'ultimo, follemente innamorato, mi chiamava a Monaco presso di sé. Fu così che avvenne la prima assoluta di Huldigungsmarsch, al Teatro Cuvilliés della città tedesca.

Sezione 3



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